Giuseppe Moretti (botanico)

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Ritratto di Giuseppe Moretti conservato presso l'Orto Botanico dell'Università di Pavia

Giuseppe Moretti (Roncaro, 30 novembre 1782Pavia, 2 dicembre 1853) è stato un botanico italiano.

Compiuti gli studi classici a Pavia, ottenne il titolo di Maestro farmacista nel 1801[1]; presso l'Università degli Studi di Pavia fu Ripetitore di Chimica farmaceutica dal 1804 al 1807.

Nel 1808 si trasferì al Liceo di Udine per insegnare Chimica e Storia naturale: qui approfondì gli studi sull'azione dell'acido nitrico sulla pianta dell'indaco, da cui ottenne un nuovo acido detonatore[2], poi identificato come acido picrico (2,4,6-Trinitrofenolo), scoperta che fu poi confermata e descritta negli studi di Justus von Liebig.

Nel 1811 ottenne la cattedra di Botanica e Agraria presso il Liceo di Vicenza, dove fondò un laboratorio chimico e un orto botanico-agrario[3].

Nel 1812 ebbe l'incarico di dirigere il Laboratorio Polveri e Nitri presso il Liceo di Porta Nuova a Milano.

Nel 1815 venne richiamato all'Università di Pavia come supplente sulla cattedra di Economia rurale e assunse fino al 1835 la direzione dell'Orto agrario, fondato nel 1807 da Giuseppe Bayle-Barelle; dopo vari incarichi di supplenza, nel 1833 divenne titolare dell'insegnamento della Botanica e prefetto dell'Orto botanico pavese, incarichi che mantenne fino al 1852.

Fu rettore dell'Università di Pavia dal 1839 al 1840.

Morì il 2 dicembre 1853.

Giuseppe Moretti iniziò la sua attività scientifica con lavori di chimica sui metodi di preparazione dei composti del mercurio e sull'analisi chimica di piante medicinali.

A partire dalla permanenza a Vicenza, la sua attività scientifica si concentrò sulla floristica e sulla botanica sistematica: il suo progetto di completare l'Elenco delle piante spontanee fino ad ora osservate nel territorio di Vicenza di Giuseppe Marzari Pencati, pubblicato a Milano nel 1802, si interruppe a causa del trasferimento a Milano, e si limitò alla pubblicazione dell'Appendice all'elenco delle piante spontanee del Vicentino, pubblicata a Milano nel 1815. Svolse indagini floristiche nell'area insubrica e ricerche sulla sistematica di molti generi tra cui Saxifraga[4], Sanguisorba[5], Campanula.

I suoi studi furono molto apprezzati da illustri botanici stranieri, che vollero dedicare a lui alcune specie: fra gli altri, Ludwig Reichenbach gli dedicò la Campanula morettiana, in seguito presa come simbolo del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi [...fiore coraggioso, cresce dove pochi altri si azzardano a farlo e dona vita e colore alle pareti rocciose, anche alle più impervie..], Joseph Franz von Jacquin denominò Morus morettiana una specie da lui precedentemente scoperta e descritta[6]. Anche il genere Morettia della famiglia delle Brassicacee fu un omaggio al suo nome da parte del botanico svizzero Augustin Pyrame de Candolle.

Moretti si dedicò con particolare interesse anche alla Botanica agraria ed economica, soprattutto durante la direzione dell'Orto agrario pavese, sia sperimentando la coltivazione di piante fruttifere e boschive esotiche, sia dotando l'Orto di un adeguato Gabinetto di macchine agronomiche[7].

Nel 1826 fondò la collana scientifica Biblioteca Agraria, di cui curò la pubblicazione fino al 1845, stampata in 24 volumi a Milano dalla tipografia di Antonio Fortunato Stella.

Ex libris di Giuseppe Moretti, 87mmx87mm, 1820
Ex libris di Giuseppe Moretti, 87mmx87mm, 1820

Il fondo librario

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Il fondo Giuseppe Moretti, conservato presso l'Università di Pavia, comprende alcune centinaia di volumi che il botanico raccolse nell'arco di circa cinquant'anni di attività scientifica per assecondare i suoi interessi e la sua vocazione bibliofila[8].

In un catalogo manoscritto compilato dallo stesso Moretti di cui si sono perse le tracce[9] si faceva riferimento ad una "libreria" personale raccolta in “50 anni di cure diligenti e assennate”, durante i quali egli aveva frequentato assiduamente il mercato antiquario per acquistare volumi provenienti dalla vendita di biblioteche private come quelle, ad esempio, dei botanici Carlo Allioni (1728-1804), Giovanni Pona (1565-1630) e Joachim Moritz Wilhelm Baumann (1766-1849), riconoscibili da ex libris e note manoscritte.

In molti casi, volumi di pregio confluirono della "libreria" di Moretti per dono degli stessi autori: ne sono testimonianza molte dediche manoscritte a Moretti da parte di autorevoli personalità come Antonio Bertoloni, Carlo Amoretti, Filippo Parlatore, Matthieu Bonafous, Augustin Pyrame de Candolle, Luigi Colla.

Ex libris di Giuseppe Moretti, 51mmx50mm, 1810
Ex libris di Giuseppe Moretti, 51mmx50mm, 1810

La "libreria" privata di Moretti si proponeva di raccogliere le principali opere della storia delle scienze naturali e della botanica, con particolare riferimento alle opere del botanico Pietro Andrea Mattioli, medico personale del principe-vescovo di Trento Bernardo Clesio, nonché studioso e traduttore delle opere del medico greco Dioscoride Pedanio: lo studio di questi testi fu alla base delle otto memorie pubblicate a Milano tra il 1842 e il 1853 con il titolo Difesa e illustrazione delle opere botaniche di Pietro Andrea Mattioli botanico del 16. secolo[10].

La "libreria" comprendeva non solo quasi tutte le 50 edizioni in diverse lingue dell'erbario di Mattioli, ma anche opere di altri autori anteriori al XVIII secolo, una ricchissima raccolta di testi per lo studio della flora, molte opere monografiche dei primi decenni dell'Ottocento, opuscoli e parecchie importanti pubblicazioni periodiche.

Notizie più dettagliate sulla consistenza originale del fondo si trovano nell'introduzione al [collegamento interrotto], in cui si dà notizia di “2229 opere ed opuscoli, de' quali 500 però non sono né di botanica né di scienze affini”; secondo gli atti della vendita della biblioteca, però, i volumi risultavano essere circa 9000[9].

La vendita della "libreria" di Moretti fu complessa, proprio a causa del notevole valore economico, e non fu possibile mantenerla integra, ma fu smembrata e acquistata da istituzioni pubbliche e privati cittadini: venne data priorità di scelta alla Biblioteca universitaria di Pavia, che acquisì solo una parte dei volumi (120 circa)[11].

Una cinquantina di volumi della "libreria" venne acquisita da Roberto de Visiani, prefetto dell'Orto botanico di Padova dal 1836, da sempre in stretti rapporti professionali e d'amicizia con Moretti, che curò anche la vendita di parte della collezione ad altri bibliofili della zona: alla sua morte, nel 1878, egli lasciò la propria copiosa biblioteca personale all'Università di Padova, dove ancora oggi sono conservati[12].

Molte opere furono acquistate da Vittorio Piccaroli, assistente all'Orto botanico di Pavia tra il 1838 e il 1841 e direttore della Biblioteca universitaria di Pavia, poi trasferitosi a Modena: di questi, alcuni volumi furono poi acquisiti proprio dall'Orto botanico di Modena[13] negli anni 1877/1879, andando a costituire il fondo Vittorio Piccaroli[14].

Una parte ben più cospicua venne acquistata privatamente da Santo Garovaglio, successore di Giuseppe Moretti alla direzione dell'Orto botanico di Pavia e grande bibliofilo: il fondo Giuseppe Moretti conservato presso l'Università di Pavia raccoglie proprio i volumi acquistati nel 1884 dall'Istituto di botanica e dal Laboratorio crittogamico dell'Università di Pavia alla morte di Garovaglio, ed è parte intregrante del fondo Santo Garovaglio.

Tutti i volumi del fondo sono identificati da uno degli ex libris del possessore[15], apposto al contropiatto[16][17] o al verso della carta di guardia anteriore dei volumi.

Solo una parte del fondo è attualmente catalogata[18].

Opere in collaborazione

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Per le opere scritte da Giuseppe Moretti in collaborazione con altri autori e per le traduzioni, vedere V. Bianchi, E. Bruno, V. Giacomini 1959 Giuseppe Moretti (Bio-bibliografia) Archiviato il 29 luglio 2014 in Internet Archive., Atti dell'Istituto botanico e Laboratorio crittogamico dell'Università di Pavia, s. 5., vol. 16: 210-230 (1959)

  1. ^ Bianchi V., Bruno E. & Giacomini V., 1959. Giuseppe Moretti (Bio-bibliografia). Atti dell'Istituto botanico e Laboratorio crittogamico dell'Università di Pavia, s. V, v. 16: 210-230, Giuseppe Moretti (Bio-bibliografia) (PDF), in Atti dell'Istituto botanico e Laboratorio crittogamico dell'Università di Pavia, s. V, v. 16, 1959. URL consultato il 29 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2014).
  2. ^ Giuseppe Moretti, Sulla scoperta di un nuovo acido vegetabile. Lettera di Giuseppe Moretti Professore di Chimica e Storia naturale nel Liceo di Passariano ecc. al sig. Michele Haussmann Chimico a Colmar, in Giornale di Passariano, n. 21, 26 maggio 1808. URL consultato il 29 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  3. ^ Giuseppe Moretti, Appendice all'elenco delle piante spontanee del Vicentino, in Giornale di fisica, chimica e storia naturale, vol. 8, Milano, 1815, pp. 121-122.
  4. ^ Giuseppe Moretti, Tentativo diretto ad illustrare la sinonimia delle specie del genere saxifraga indigene del suolo italiano, in Giornale di fisica, chimica e storia naturale, vol. 6, Pavia, 1823, pp. 460-466.
  5. ^ Giuseppe Moretti, Descrizione di una nuova specie di Sanguisorba indigena dell'Italia con un breve cenno sul genere Sanguisorba, in Biblioteca Italiana o sia Giornale di Letteratura, Scienze ed Arte compilati da vari letterati, vol. 70, Milano, 1833, pp. 436-438.
  6. ^ Giuseppe Moretti, Prodromo di una monografia delle specie del genere Morus (PDF), in Giornale dell'I.R. Istituto Lombardo di Scienze, Lettere ed Arti e Biblioteca Italiana, vol. 1, Milano, Bernardoni, 1841, pp. 167-184. URL consultato il 30 luglio 2014 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2014).
  7. ^ Donata Brianta, L'Orto Agrario dell´Università di Pavia, in Rivista di Storia dell'agricoltura, vol. 36, n. 1, Firenze, 1996, pp. 183-208.
  8. ^ Una parte digitalizzata e consultabile on line, su digitale.beic.it.
  9. ^ a b Archivio storico di Pavia, Università, Orto botanico, cart. 190, doc. 1. febbraio 1855
  10. ^ Giuseppe Moretti, Difesa e illustrazione delle opere botaniche di Pietro Andrea Mattioli botanico del 16. secolo. Memoria prima [-ottava], Milano, Bernardoni, 1842-1853.
  11. ^ Biblioteca Universitaria di Pavia, Fondo Giuseppe Moretti, 18/07/2011, su bibliotecauniversitariapavia.it. URL consultato il 18 luglio 2011.
  12. ^ Quando nel 1926 Giuseppe Gola prefetto dell'Orto Botanico di Padova diede il via ad una revisione delle raccolte, parte dei volumi fu devoluta alla Biblioteca Universitaria di Padova dove si trovano ancora oggi e fra essi alla collocazione BOT.1.147 un volume appartenuto a Moretti. vd. [1]
  13. ^ Sito dell'Orto botanico di Modena, su ortobot.unimore.it.
  14. ^ Università di Modena e Reggio Emilia, Biblioteca dell'Orto botanico, Antichi possessori: Vittorio Piccaroli e Giuseppe Moretti, su fondiantichi.unimo.it.
  15. ^ Egisto Bragaglia, Gli ex libris italiani: dalle origini alla fine dell'Ottocento. 1: Testo e indici, Milano, Bibliografica, 1993, p. 291.
  16. ^ Theoderic Dorsten, Botanicon, Frankfurt am Main, Christian Egenolff, 1540.
  17. ^ Augustus Quirinus Rivinus, Introductio generalis in rem herbariam, Leiden, Augustus Quirinus Rivinus, 1690.
  18. ^ Ricerca dei volumi del Fondo Giuseppe Moretti nel catalogo dell'Università di Pavia (in progress), su opac.unipv.it.
  • C. Rebuffi La biblioteca dell'Orto botanico di Pavia e il Fondo Moretti, Tesi di Laurea specialistica in Scienze archivistiche, documentarie e biblioteconomiche discussa alla Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Pavia, A.A. 2007-2008.
  • Internationaler Biographischer Index, 10. ed. (2002)
  • A. Maggiolo I soci dell'Accademia patavina dalla sua fondazione, 1599, Padova (1983)
  • V. Bianchi, E. Bruno, V. Giacomini 1959 Giuseppe Moretti (Bio-bibliografia) Archiviato il 29 luglio 2014 in Internet Archive., Atti dell'Istituto botanico e Laboratorio crittogamico dell'Università di Pavia, s. 5., vol. 16: 210-230 (1959)
  • L. Ferrari Onomasticon: repertorio bio-bibliografico degli scrittori italiani dal 1501 al 1850, Milano (1947)
  • G. Briosi Cenno biografico di Giuseppe Moretti Archiviato l'8 agosto 2014 in Internet Archive.. Atti dell'Istituto Botanico dell'Università di Pavia, s. 2., vol. 7: III (1902)
  • F. Cattaneo Il fondo antico della biblioteca dell'Orto botanico. In A. Calvi, F. Cattaneo, E. Rampi (a cura di) Scienziati in posa: ritratti di medici e naturalisti nei libri della Biblioteca Bonetta e dell'Orto botanico. Spunti per la valorizzazione e la conservazione del libro antico. Catalogo della mostra, Pavia, Castello Visconteo, 21 ottobre - 16 novembre 2008, Pavia, TCP, 2008 ISBN 9788886719681

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Moretti è l'abbreviazione standard utilizzata per le piante descritte da Giuseppe Moretti.
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